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Venerdì 02 maggio , accolgo assieme al C.A. Stefano Meconi gli ospiti della Delegazione al Circolo Sottufficiali di Venezia. Segue poi visita alla Chiesa di San Biagio, ed alla città di Venezia, con particolari riferimenti alla storia della Marina Austriaca.
Il comando austriaco a Venezia si trovava presso Palazzo Loredan in Campo Santo Stefano. Gli austriaci, con la casa regnante degli Asburgo, sottomisero Venezia in tre periodi storici: 1798-1806, 1814-48 e 1849-66. Al momento dell’insurrezione veneziana del 22 marzo 1848, il comandante delle truppe austriache in città era il conte Ferdinand Zichy. In quegli anni il comando generale dell’Impero Austriaco a Venezia ebbe sede appunto a Palazzo Loredan. Ne è testimonianza tuttora la scritta che campeggia sopra al portone di ingresso : “K.K. STADT UND FESTUNGS COMMANDO” (Comando di città e fortezza). Tale scritta era quasi illeggibile ormai dopo oltre 150 anni, per cui è stata ridipinta durante l’ultimo restauro di Palazzo Loredan.
La chiesa di San Biagio.
La prima costruzione è dell’XI secolo, ma fu nel 1332 che qui sorserò i granai è il campo assunse la forma attuale.
Essendo sorta molto vicina all’Arsenale, molti lavoratori greci la scelsero come loro parrocchia e quindi qui furono ospitati sacerdoti ortodossi.
Venne soppressa nel XIX secolo e fu depredata di tutti gli arredi. Venne poi riaperta al culto da parte della Imperiale Regia Marina Austriaca che vi trasportò al suo interno le pavimentazioni e gli altari della chiesa di Sant’Anna, ormai soppressa. Poi divenne di proprietà della Marina Militare nel 1866.
Questa la restituì al demanio nel 1958 che la restaurò per donarla poi al Museo Navale nel 1991. Oggi è parrocchia militare, e parte integrante del Museo storico navale. La facciata ha mattoni a vista rossi e marmo bianco d’Istria.
Il monumento funebre al capitano da mar Angelo Emo, eroe della battaglia con il bey di Tunisi Hammudah, morto nel 1792, è opera del Tintoretto e proviene dall’abbattuta chiesa di Santa Maria dei Servi.
In un’urna posta nella parete di sinistra nel presbiterio c’è il cuore di Federico Francesco d’Asburgo, sepolto nella chiesa gran priorale dell’Ordine di Malta, granduca d’Austria.